In Veneto piano per tagliare liste d’attesa sulla cataratta – Sanità per il Veneto

La Regione Veneto ha messo in campo un piano straordinario, valido da marzo 2025 a febbraio 2026, finalizzato a ridurre le liste d’attesa per gli interventi di cataratta. Complice un investimento di 1,7 milioni di euro per finanziare le prestazioni aggiuntive del personale, il piano punta anche ad azzerare le prescrizioni con priorità scaduta entro 12 mesi da marzo 2025, per recuperare il progressivo ritardo negli interventi programmati determinato dalla riduzione delle attività di chirurgia ambulatoriale nel triennio della pandemia da Covid.
    Tra marzo e agosto le prestazioni erogate sono aumentate del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portando a un taglio dei pazienti in lista d’attesa nelle strutture pubbliche: a marzo quelli con prescrizione non scaduta erano 45.966 e quelli con prescrizione scaduta 8.940, numeri che sono scesi rispettivamente a 42.966 e a 7.627 ad agosto in calo del 7,9%. In totale si parla quindi di 50.593 persone in attesa di un intervento, un dato inferiore ai 55.163 interventi eseguiti in Veneto nel 2024.

 
    Un elemento sottolineato dal direttore generale della Sanità veneta, Massimo Annicchiarico: «Siamo già nelle condizioni di dire che oggi nella stragrande maggioranza dei pazienti siamo in grado di rispettare i tempi d’attesa dell’intervento», che vedono un limite di 12 mesi.
    I numeri sono stati presentati oggi in conferenza stampa in Regione dal presidente del Veneto Luca Zaia e dall’assessora alla Salute Manuela Lanzarin. «In Veneto si registrano circa il 10% dei 650mila interventi l’anno in Italia, per una patologia intimamente legata all’invecchiamento della popolazione alla quale abbiamo deciso di dare una risposta forte con il nostro Piano specifico, anche per incidere sul piano psicologico perché, per un anziano, 12 mesi d’attesa più 6 per la prima visita costituiscono una grossa fonte d’ansia, anche se i 12 mesi per l’intervento sono il tempo corretto secondo le norme nazionali», commenta Zaia.